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Per continuare a vivere la propria vita in serenità e in sicurezza, o per assicurare le giuste cure a un familiare che non sia più totalmente autosufficiente, in un ambiente in cui siano costantemente favoriti i rapporti interpersonali e le attività ricreative, una decisione assennata è quella di ricorrere a una residenza per anziani, ovvero una struttura che fornisca tutti i servizi medici e professionali richiesti, come avevamo approfondito in questo articolo: Cos’è una casa di riposo per anziani. In questo articolo avevamo illustrato quali sono le caratteristiche di una casa di riposo e quali sono i servizi erogati. Vi sono, tuttavia, altri quesiti a cui è giusto rispondere riguardo all’inserimento di un familiare in una residenza per anziani. Uno dei più comuni, ad esempio, è se le spese sostenute per siano fiscalmente detraibili dalla dichiarazione dei redditi: in questo articolo esamineremo nello specifico le varie situazioni che possono presentarsi.

Innanzitutto, la risposta alla domanda è affermativa: si può, infatti, beneficiare di detrazioni per la retta della casa di riposo, sia che il familiare di cui si tratta sia fiscalmente a carico, sia che non lo sia; sono previste anche deduzioni fiscali integrali per i soggetti disabili. Occorre precisare che solo la quota riguardante i servizi sanitari erogati dalla struttura è detraibile, cioè le spese mediche e paramediche: esami clinici, visite, terapie riabilitative e infermieristiche, medicinali; dal totale della fattura rilasciata dalla casa di riposo, perciò, resta escluso il canone del vitto e dell’alloggio (spese alberghiere). È fondamentale, pertanto, conservare l’attestazione delle spese rilasciata dalla residenza per anziani e indicare nel modello 730 tutti i costi sostenuti solo ed esclusivamente per i servizi di carattere sanitario.

 

Detrazione fiscale per persone non autosufficienti

Entrando nello specifico, nel caso di persone non autosufficienti a carico si applicano detrazioni fiscali della retta per la casa di riposo equivalenti al 19%. Per “non autosufficienti”, si intendono i soggetti impossibilitati a gestire in prima persona le comuni attività quotidiane – come alimentarsi, espletare le funzioni fisiologiche, occuparsi della propria igiene, spostarsi, indossare e rimuovere gli indumenti – e, quindi, persone bisognose di assistenza continua da parte di personale qualificato. Tale condizione deve essere certificata dal medico. Nel modello 730 occorre specificare sia gli estremi anagrafici e il codice fiscale di chi effettua il pagamento della retta, sia quelli di chi fornisce il servizio di assistenza.

Nel caso, invece, di familiari non a carico, è prevista una detrazione del 19% con un importo massimo fissato a 2.100€; tale agevolazione si attua, però, soltanto se chi sostiene le spese ha un reddito annuo inferiore ai 40 mila euro (incluso il reddito dei fabbricati su cui si applica la cedolare secca sulle locazioni). Il limite di 2.100 euro resta identico anche nel caso in cui le persone a cui si sia prestata assistenza siano più di una. Tale cifra va ripartita fra tutti i contribuenti che si siano presi cura della persona inserita in casa di riposo, se ne esiste più di uno. Come nel caso di familiari a carico, occorre conservare tutta la documentazione relativa alle spese sostenute, e solo l’importo relativo a quelle sanitarie è detraibile ai fini fiscali.

 

Detrazione fiscale per persone con disabilità

Per le persone disabili, si può beneficiare di una deduzione integrale delle spese sanitarie. Questa agevolazione è prevista nei casi in cui la persona assistita (a carico o non a carico) presenti una minorità fisica, psichica o sensoriale, sia essa stabilizzata o progressiva, che provochi difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione professionale. Le spese sono deducibili per il coniuge della persona che beneficia dell’assistenza, per il genero o la nuora, i figli (anche adottivi), il suocero o la suocera, i discendenti dei figli, i fratelli o le sorelle (anche unilaterali), i genitori (anche adottivi), i nonni o le nonne. La condizione di disabilità deve essere certificata da una commissione medica dell’ASL istituita ai sensi dell’art.4 della Legge 104/1992, oppure da altre commissioni pubbliche aventi incarico di conferire su invalidità civile, di lavoro o di guerra.

 

Residenza per anziani in provincia di Cuneo

Nel caso in cui stiate valutando la possibilità di stabilire un vostro caro presso una casa di riposo in provincia di Cuneo, la residenza per anziani le Acacie è disponibile a rispondere ad ogni vostra domanda e a ricevervi per una visita conoscitiva presso la struttura stessa. Sia che si tratti di un soggiorno breve o di lungo periodo, la residenza Le Acacie è attrezzata per prestare ai vostri familiari il servizio di assistenza più idoneo alle loro necessità. Per qualsiasi informazione, è possibile contattare i numeri 0173/99036 e 0173/99050, oppure scrivere una mail a leacaciesrl@virgilio.it. Il nostro staff è a disposizione per rispondere ad ogni quesito sulla struttura, sui suoi servizi e sul personale professionale.