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L’epidemia del covid-19 è piombata sulla nostra società come un fulmine a ciel sereno scombussolando la nostra quotidianità. Se prima potevamo in piena libertà uscire con i nostri amici, andare a fare visita ai nostri parenti o andare semplicemente in palestra, adesso dobbiamo sottostare giustamente ad una serie di norme e restrizioni che limitano la possibilità di contagio. Tale cambiamento però non ha solo imposto un mero limite alle nostre abitudini ma ha anche degli effetti sul nostro aspetto psicologico riscontrabili specialmente nelle fasce più deboli della nostra società: i bambini e gli anziani.

Queste due fasce della popolazione infatti non hanno avuto molte possibilità per uscire e svagarsi in quanto i precedenti decreti governativi facevano sì che si potesse uscire da casa solo in casi di necessità come l’andare a fare la spesa o per esigenze lavorative; esigenze che difficilmente potrebbero avere bambini o anziani in quanto normalmente sono altre persone a soddisfarle per loro. Inoltre la fascia degli anziani sembra essere anche quella più duramente colpita dall’emergenza in quanto la letalità del virus aumenta con l’avanzare dell’età, imponendo così agli anziani uno stile di vita più distante dagli affetti sociali. Le condizioni si complicano maggiormente per gli anziani già affetti da patologie cui, in molti casi, la vicinanza degli affetti è negata per scongiurare qualsiasi possibilità di contagio, riducendo ancor di più la probabilità di avere un contatto umano con l’esterno. Ciò ha causato una maggior difficoltà nel sostenere rapporti interpersonali con parenti, amici o semplici conoscenti, e come ben sappiamo tali complicanze possono causare malumore, stress, malinconia, solitudine ed in casi più gravi anche depressione.

LA TECNOLOGIA PER COLMARE LA DISTANZA

Molti hanno fatto affidamento alle nuove tecnologie per colmare la distanza dagli affetti personali ma se i bambini sembrano avere fin da subito una certa familiarità con i dispositivi elettronici, i loro opposti, più anziani, non sembrano dello stesso avviso, infatti il primo approccio ai moderni dispositivi elettronici potrebbe essere disastroso per loro e potrebbe essere difficile anche sostenere un apparentemente semplice videochiamata.

LE CASE DI CURA COME AMBIENTE PROTETTO

È così che le case di cura rappresentano un luogo protetto e sicuro sia da un punto di vista inerente la saluta fisica dell’anziano, sia da quello puramente psicologico. Infatti l’ambiente sociale che si viene a creare all’interno delle stesse permette agli anziani di creare e mantenere rapporti con altri coetanei evitando la sensazione di isolamento che altrimenti si verrebbe a sentire e, grazie al supporto del personale altamente specializzato, le condizioni di salute degli anziani vengono costantemente monitorate e tutelate. Inoltre grazie ancora a quest’ultimi è possibile contattare i propri parenti con più facilità avendo anche il supporto degli stessi. Proprio per tali motivi, in periodo come questo, pieno di incertezze, portare un nostro caro in una casa di cura non vuol dire abbandonarlo, ma avere a cuore il suo benessere!

CONCLUSIONE

Che decidiate di affidare la tutela dei vostri cari ad una casa di cura o di prendervene cura nelle vostre case, l’importante è che gli anziani non vengano abbandonati a loro stessi come accade sempre più spesso negli ultimi tempi.